A partire dal V e VI secolo d.C. la crisi delle strutture statali, le incursioni barbariche, lo stato di insicurezza nel quale vivevano le popolazioni, la recessione economica incoraggiano il vivere in grotta dando il via ad un fenomeno storico, sociale ed urbanistico che contraddistinguerà la terra delle gravine soprattutto tra l’XI e il XII secolo.
Nel Medioevo la scelta di scavare la propria casa nella tenera roccia delle gravine, fu un sentire, un modus vivendi, un gusto formale acquisiti durante una millenaria consuetudine, da non interpretare come opzione secondaria o inferiore rispetto alle architetture in elevato, anzi.
Questi casali medievali si strutturano come veri e propri insediamenti di tipo urbano con piccoli luoghi di culto, le chiese rupestri, veri e propri capolavori in grotta realizzati da artisti a noi anonimi, che conservano persistenze architettoniche e pittoriche di influenza bizantina.
LE GROTTE DI DIO: GLI ITINERARI
Durata: 2 ore circa
Da visitare: chiese di S. Nicola, S.Gregorio (o Sant’Angelo) spalto
della gravina di Petruscio e vista del villaggio dall’alto
Difficoltà: medio-bassa
Consigli:
abbigliamento e scarpe comodePer chi è indicata: gruppi organizzati di adulti
La quota di partecipazione è di: 15 euro procapite per gruppi di 1-5 persone 10 euro
procapite per gruppi di 6-15 persone 8 euro procapite per gruppi di 16-25 persone 5
euro procapite per gruppi oltre le 25 persone 3 euro procapite bambini 6-10 anni 3
euro
Ingresso gratuito per i bambini di età inferiore ai 5 anni
La quota comprende:
- Consegna materiale informativo
- Ticket d’ingresso
- Guida specializzata